Il diving è un’attività che sta conquistando sempre più adepti negli ultimi anni. Del resto, il mare ha sempre affascinato l’uomo e quindi ammirare le bellezze e i tesori naturali nascosti sul fondale marino è un’esperienza unica che regala sensazioni ed emozioni irripetibili.
Bisogna però avere grande rispetto per il mare, un ambiente tanto affascinante quanto pericoloso. Per vivere un’esperienza subacquea magica ma allo stesso divertente è quindi necessario seguire alcune regole imprescindibili che analizziamo nei seguenti paragrafi.
Oltre a questo, è fondamentale avere prima seguito un opportuno corso di formazione, come il corso per sub proposto da Life Academy in provincia di Udine.
Perfetta idoneità fisica
Immergersi sott’acqua è un’esperienza magnifica, ma prosciuga tante energie fisiche e mentali. È quindi necessario essere in perfetta forma fisica e, per immergersi in totale sicurezza, bisogna sottoporsi al “diving suitability examination” che comprende esami molto approfonditi come ECG a riposo, test generali, test di funzionalità polmonare ecc. Chi ha più di 40 anni viene sottoposto ad un ulteriore ECG da sforzo e all’ergometria.
Sono vietate le immersioni ai bambini al di sotto degli 8 anni e alle donne incinte. Le immersioni sono inoltre sconsigliate a persone che rientrano in particolari categorie, come gli asmatici, gli epilettici o i malati cardiopatici. Anche chi prende determinati farmaci, come antistaminici o antiemetici, farebbe bene ad evitare le immersioni.
Per queste persone c’è comunque una simpatica alternativa, lo snorkeling, che consente di nuotare a pelo d’acqua e scrutare ugualmente le bellezze sottomarine.
Non ci sono divieti particolari per le persone anziane, se sono in buono stato di salute, ma è preferibile non cimentarsi con immersioni troppo impegnative.
Quali sono i rischi dell’immersione?
Avere rispetto del mare significa anche conoscere alla perfezione quali sono i rischi per evitare qualsiasi inconveniente.
È importante sapere che sott’acqua la pressione ambiente aumenta di 1 bar per 10 m di profondità. All’interno delle cavità nasali del corpo piene d’aria si va quindi a creare una pressione negativa relativa. Bisogna quindi effettuare con regolarità un’equalizzazione della pressione per evitare che possano verificarsi pericolose perdite di sangue.
Un altro problema tipico, che si verifica in fase di risalita, è l’allungamento eccessivo dei polmoni causato dal gas respiratorio che non è sufficientemente espirato. In fase di risalita può verificarsi anche la malattia da decompressione, causata dalla fuoriuscita di gas inerte dal corpo che determina la comparsa di piccole bolle di gas nel sangue o nel tessuto.
Per ridurre i rischi bisogna ricorrere all’espirazione cosciente nella fase di risalita, che deve essere lenta e graduale. Andrebbe fatta anche una sosta di sicurezza per 3 minuti a 3-5 metri di profondità.
Alcuni consigli per un’immersione sicura
Infine, ecco alcune semplici dritte per godersi un’esperienza sott’acqua piacevole e sicura. Immergiti solo se ti senti realmente a tuo agio e, prima di andare sott’acqua, controlla attentamente il tuo equipaggiamento insieme ai tuoi compagni di immersione.
Bevi con sufficiente anticipo per evitare i tipici problemi di malattia da decompressione analizzati poco fa. Non fa mai male un ripasso dei manuali per l’immersione e assicurati sempre che la pressione venga regolata per tempo sotto l’acqua.
Non andare di fretta e non superare la velocità di risalita, che equivale a 10m/min, e che deve essere ancora più lenta negli ultimi 10 metri.
Ultima dritta: per evitare che la maschera si appanni strofina un po’ di dentifricio sulla maschera subacquea, come fanno i professionisti, e risciacquala con acqua fresca.